Visitare Mantova significa addentrarsi in quella che una volta era, di fatto, un’isola circondata da quattro laghi: Superiore, di Mezzo, Inferiore e Paiolo. Oggi i laghi sono tre ma la magia di questa città che sembra nascere dall’acqua è la stessa di un tempo.
Mantova è affascinante e ricca di tesori che conserva con quell’amore che si trasmette anche al visitatore.
La città si presenta in modo suggestivo, sulle sue acque che ne riflettono la bellezza, il suo interno è costellato da chieste, musei, stradine e piazzette che ne riflettono invece il passato vissuto da tre dinastie, Canossa, Bonaccolsi e Gonzaga che ancora oggi vivono attraverso monumenti ed opere d’arte di una bellezza eccezionale.
Tra le tante cose da vedere ci sono i meravigliosi Palazzi come Palazzo d’Arco costruito nel 1784, il Palazzo della Ragione, che nel 1250 era destinato ad essere la sede della corte di giustizia, il Palazzo Ducale, il Palazzo Te, costruito nel 1535 residenza estiva dei Gonzaga, la Casa del Mantegna, il Castello di San Giorgio.
E poi i Musei di Mantova che custodiscono la storia di Mantova attraverso opere artistiche e oggetti semplici, di utilizzo quotidiano.
Tra i tanti Musei spiccano il Museo Civico di Palazzo Te, il Museo Diocesano Francesco Gonzaga, il Museo della città di Mantova che, forse più degli altri, racconta la storia della città.
Le Chiese di Mantova sono esse stesse delle Opere d’Arte, come il Duomo la Basilica di San Pietro costruito nel 313 d.c. o come la Rotonda si San Lorenzo risalente al 1082 che oggi è monumento nazionale o come la Basilica di Sant’Andrea che conserca i Sacri Vasi contenenti il sangue di Cristo.
Dopo essersi fatti affascinare da Mantova si può continuare ad innamorarsi dell’Alto mantovano. Si può visitare Castellaro Lagusello un vero e proprio paradiso delle colline mantovane. Castellaro è un borgo medievale che si riflette nel lago. Da lì si può raggiungere Solferino dove si può ripercorrere la storia con le testimonianze dell’Ossagio e la Spia d’Italia il torrione medievale che fu testimone della battaglia del 1859.
E poi si può proseguire per i Ponti sul Mincio e Monzambano dove si ci lascia incantare dai resti dei castelli, e per Volta Mantovana dove si resta affascinati da Palazzo Cavriani e Villa Venier. Il tuor può terminare a Cavriana dove si trova la Pieve di Santa Maria risalente al XI secolo.