Golfo Aranci è un posto magico, amato dai sardi e dai turisti perché offre spazi incontaminati, cibo di qualità e preziosissimo relax. È circondato da graziose frazioni e tutti dovrebbero visitarlo almeno una volta nella vita. Questo discorso vale ovviamente per tutta la Sardegna, un’isola ricca di storia e tradizioni che offre molto più del magico mare che tutti conoscono. In questo articolo ti parliamo delle particolarità e delle bellezze del posto per cui ti verrà sicuramente voglia di visitarlo. Non ti resta che cogliere l’occasione al balzo e dare un’occhiata qui dove puoi trovare il miglior prezzo del biglietto Livorno Golfo Aranci.
Non è il paese degli Aranci
Golfo Aranci è un comune italiano in provincia di Sassari collocato nella regione della Gallura. In sardo e gallurese è detto Figari, così come in corso. Tuttavia il suo nome non deriva da una elevata presenza di agrumi ma dall’italianizzazione del nome della zona in antico gallurese che era conosciuta come Golfu di li ranci, ovvero Golfo dei Granchi.
Questo nome ha un’origine non troppo antica se consideriamo che proviene dalla prima metà dell’ottocento e che sarebbe stato coniato dal Generale Alberto Ferrero Della Marmora. Golfo Aranci è un porto naturale con insediamenti fino a quasi venti metri sul livello del mare.
Confina con Olbia e alcune graziose frazioni come Marinella, Nodu Pianu, Rudalza e Bados. Rudalza in particolare è un posto davvero interessante da visitare. Si trova a cinque chilometri da Golfo Aranci ed è un tradizionale luogo di villeggiatura splendido e rilassante.
La meta preferita dai turisti di tutte le categorie
Chiaramente Golfo Aranci è noto per la sua offerta turistica di elevata qualità e per la grande presenza di strutture ricettive di alto livello. Non a caso si trova in prossimità della rinomatissima Costa Smeralda, la capitale del divertimento sfrenato, dei VIP e della movida di lusso. Tuttavia è anche un antichissimo insediamento sardo che presenza numerose testimonianza storiche e non prettamente balneari. Per esempio una di queste è l’incredibile Pozzo Milis, il più importante della zona che risalirebbe al secondo millennio a.C.
Inoltre sono stati rinvenuti preziosissimi reperti subacquei a largo di Cala Moresca e che, secondo gli studiosi, risalirebbero addirittura al terzo secolo avanti Cristo. La fondazione di Golfo Aranci deriva dalla favorevolissima posizione geografica dato che l’aspetto originario sarebbe stato una lingua di terra stagliata in mezzo al mare e che proseguiva fino a Capo Figari. Per questo è tutt’ora considerato un incredibilmente porto naturale che godette di grande fortuna marittima e commerciale sin dall’antichità.
Golfo Aranci offre tutto quello che si può desiderare da una vacanza
Pur essendo il centro della movida e del turismo balneare Golfo Aranci è anche un importante centro di studio marino che ospita la sede internazionale del Bottlenose Dolphin Research Institute che si occupa, per l’appunto, dello studio dei delfini. Inoltre è ricordato dagli abitanti del posto come il luogo in cui Guglielmo Marconi effettuò la prima vera comunicazione in linguaggio morse attraverso lo splendido mare. Lo fece collegandosi ai ripetitori installati dallo stesso presso Rocca di Papa, vicino Roma. Il comune vive per lo più di turismo per la vicinanza con le località della movida più famose al mondo.
Tuttavia è anche l’alternativa economia al grande lusso per chi cerca soluzioni più alla mano con B&B carini e ospitali disseminati su tutte le frazioni circostanti.
Le meraviglie culinarie
Da queste parti si mangia pesce puro e genuino, pescato proprio a due passi dalla riva. La cucina è tipicamente gallurese, come da tradizione di Olbia-Tempio Pausania. I piatti più apprezzati sono i ravioli di semola di grano duro farciti con ricotta di pecora, scorza di limone e zucchero, i pulicioni gadduresi.
Inoltre dovrai sicuramente assaggiare la suppa cuada, la lasagna con brodi di carne di pecora e impreziosita da odori tipici del posto come prezzemolo e finocchio selvatico: una vera bontà per il palato! Il tutto accompagnato da pane tipico croccante e saporito e dalla famosissima panedda, la provola di pasta filata.
Ti consigliamo di riservare un po’ di spazio anche per il brodo di pecora, una pietanza da accompagnare al carasau. Infine tra i dolci gusterai con grande piacere gli acciulidi al miele e i ravioli dolci con formaggio fresco e scorza di limone. Delizie che difficilmente potrai dimenticare.
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