Splendido Paese del Mar Rosso, l’Egitto è una meta turistica amata da milioni di viaggiatori, attratti dalle sue imperdibili bellezze naturali, storiche e paesaggistiche.
Una breve guida potrà esser d’aiuto a quanti di voi hanno deciso di partire alla scoperta dell’affascinante Paese africano per le proprie vacanze estive.
Sicuramente molto particolare e indescrivibile è l’esperienza mistica e spirituale offerta dalla nota scalata del Monte Sinai (Jebel Musa), luogo dove Mosè ricevette da Gesù i Dieci Comandamenti, come raccontato nel Vecchio Testamento. Sulla vetta del monte potrete ammirare la splendida Cappella della Santa Trinità, costruita nel 1934, e raggiungibile attraverso due percorsi: quello meno faticoso permette di affrontare metà della scalata su di un cammello; l’altro, invece, vi riserverà un’impresa più ardua, poiché consiste nel salire a piedi i ben 3700 gradini che i monaci avevano costruito per ripercorrere il cosiddetto “Cammino di Mosè”.
Imperdibile lo spettacolo offerto dal ben noto sito archeologico egiziano, Serabit El Khadim, dove potrete fare un lungo salto nel passato, ammirando le numerose antiche incisioni sulla pietra e le rovine della cappella di Hathor. E’ in questo sito, inoltre, che i Faraoni della Terza Distania estraevano il pregiato turchese dalla pietra.
Se siete partiti alla volta dell’Egitto non potete non godere dello spettacolo offerto dalla cosiddetta “perla del Sinai”, l’incantevole Oasi di Feiran, uno dei più antichi centri cristiani. Da qui, infatti, passarono Mosè e i suoi seguaci e questo è il luogo in cui si trova la roccia che Mosè, secondo il noto episodio biblico, trasformò in acqua colpendola con il suo bastone.
Particolarmente affascinante anche lo spettacolo subacqueo che l’Egitto vi riserva: la barriera corallina tinge e impreziosisce le sue acque calde e cristalline, animate da rare specie animali e vegetali.
Ma l’imbarazzante bellezza del Paese egiziano non finisce ancora qui. Tante altre le bellezze da non perdere: l’Oasi Verde; il Canyon Bianco, la cui denominazione deriva dalle caratteristiche rocce bianche; il Deserto Blu, le cui rocce sono ricoperte da una vernice blu.
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