Faggi giganteschi che sfidano il cielo, centinaia di piante di tasso dell’età di Matusalemme che affondano le radici, verdeggianti di morbide cotiche di muschio, nella scura terra di montagna; Lecci, cerri, olmi, frassini fanno della Foresta Umbra il bosco più imponente dello Sperone d’Italia. Una coltre verde con alberi dal fusto altissimo dove domina il silenzio, interrotto solo da qualche animale.
Siamo nel cuore del Parco Nazionale del Gargano, 121.118 ettari di ambienti naturali straordinari e popolati di centinaia di specie di animali selvatici, dall’aquila dei serpenti al gatto selvatico al capriolo.
Gli alberi di faggio, che in montagna vegetano tra gli 800 e i 1.100 metri di quota, qui, raro caso in Italia, per l’alta piovosità e le temperature fredde e costanti, vivono tra i 220 metri e i 370 metri sul livello del mare.
La Foresta umbra si raggiunge dai centri costieri del Promontorio. Le più belle passeggiate partono dal lago o Cutino d’Umbra. Quest’ultimo insieme agli altri cutini rappresentano una particolarità della foresta: sono delle pozze carsiche che si aprono nel terreno.
Uno di questi itinerari, in un paio d’ore di cammino, consente di visitare la Riserva di Falascone, estesa 48 ettari, dove si possono ammirare circa 600 tassi secolari e faggi alti più di 30 metri.
La Foresta Umbra e il Parco Nazionale del Gargano sono tra le mete prescelte da quanti trascorrono le vacanze in Puglia (clicca qui).
L’industria turistica è cresciuta notevolmente nella zona e vanta un gran numero di hotel, b&b e residences nel Gargano.
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