New York è probabilmente la città più imprevedibile e sorprendente del mondo e le testimonianze in questo senso sono molteplici, inoltre è capace di rinnovarsi continuamente demolendo o ristrutturando profondamente gli edifici considerati troppo vecchi e obsoleti con nuove creazioni, opera di famosi architetti celebrati e talvolta anche discussi, ma la sostanza in tutti i casi non cambia: rinnovare, creare, modificare, crescere; tutto condito alla base con molta voglia di divertimento, di vita, di glamour, moda e mondanità.
Un esempio chiaro della caratteristica newyorkese sopra descritta possiamo riscontrarlo nella metamorfosi subita in questi ultimi anni dal Meatpacking District, un quartiere posto nella zona a sud ovest di Manhattan, con ad ovest il fiume Hudson, ad est e sud il Greenwich Village, a nord il Chelsea. Alcuni decenni orsono per le vie del quartiere potevi incontrare solo macellai sporchi di sangue, adesso incontri modelle, attori, personaggi della televisione in cerca di divertimento.
Il Meatpacking in passato e oggi
Agli inizi del secolo scorso il quartiere era probabilmente la macelleria più fornita e grande del mondo, coi suoi 250 negozi presenti tra dettaglianti e grossisti, qui potevamo trovare carne di tutti i tipi e tagli. Si chiamava Gansevoort Market, nome derivato appunto dagli stabilimenti atti alla lavorazione della carne e soprannominato la macelleria di New York.
Delle 250 macellerie ce ne sono rimaste pochissime, solo alcuni grossisti come De Bragga Inc e pochi altri. Oggi il Meatpacking District è il quartiere più alla moda e trendy di New York, con locali stupendi frequentati dal jet set internazionale, se volessimo incontrare personaggi famosi basterebbe fare un giro tra i locali presenti in zona, sempre ammesso che il personale addetto alla selezione dei clienti all’entrata sia d’accordo nel farci passare, e l’operazione non risulta così facile attualmente.
Il quartiere si anima di notte; si dice che New York non dorme mai? Ecco, qui nel distretto della carne è proprio vero, la vita inizia di sera con limousine e taxy che sfrecciano per le strade accompagnando da un locale all’altro l’attore famoso oppure lo sportivo importante e tante, tante belle ragazze profumate, in minigonna e tacchi vertiginosi oppure dal portamento e abbigliamento curatissimo.
I locali da non perdere
I ristoranti Pastis, ninth avenue 9, e lo Spice Market, sempre sulla ninth avenue ma al civico 29, sono pieni ogni sera di celebrità, il livello è alto soprattutto al Pastis che è un Bistrot francese e anche i prezzi sono ovviamente allineati al livello offerto e alla clientela esigente che frequenta i locali alla moda. Difficilmente potremo sorseggiare, ad esempio, un aperitivo in zona pagandolo meno di 20 dollari.
Il Boom Boom Room, conosciuto anche come Top of the Standard, si trova al diciottesimo piano dell’Hotel Standard, 848 Washington Street, è un locale stravagante ed elegante, frequentato da molte celebrità; le sue immense vetrate offrono una vista sulla città imperdibile e affascinante.
Il Kiss and Fly, 409 West tredicesima Strada è ottimo come pre-serata, un po’ troppo affollato e molto frequentato anche da italiani ed europei. Nella zona sopraelevata ha tavoli e divani per i clienti all’interno di una specie di zucca trasformata in carrozza tipo Cenerentola. Giochi di luce e intimità, sono i punti di forza del locale. Nel menù leggiamo che una bottiglia di champagne da 750 cl costa da 350 a 3000 dollari e una bottiglia di rum, tequila, vodka o cognac costa circa dai 400 ai 700 dollari; è meglio prenotare perché il posto è sempre pieno, forse il martedì o il giovedì, serate non evento, potrebbe essere più facile trovare un tavolo. Biglietto d’ingresso 20 dollari.
Il Tenjune tra legno e marmo è probabilmente il più economico, un cocktail costa “solo” 16 dollari. C’è una sala completamente viola in velluto e il bancone centrale è in marmo zebrato. Il Tenjune è un locale già famoso e molto gettonato.
Il Plunge, lo troviamo all’ultimo piano dell’Hotel Gansevoort e proprio questa collocazione probabilmente lo rende unico, perché la vista sulla città è mozzafiato, semplicemente meravigliosa. C’è anche una piscina sul tetto e l’ascensore ci accompagna fino al banco del bar; c’è sempre molta fila e la selezione all’ingresso non è così spietata, pur non essendo una celebrità è possibile riuscire ad entrare; come sempre è meglio andare nei giorni infrasettimanali, nel week end la fila impone molte ore d’attesa.
Il Cielo, 18 Little West 12th Street, è forse la discoteca più famosa e celebrata del distretto macelleria; buona la musica e l’atmosfera è rilassata, c’è una selezione leggera all’ingresso e nei giorni feriali spesso non c’è servizio d’ordine; età media dei frequentatori piuttosto bassa e nonostante questa frequentazione consumare costa molto.
Ma il locale più esclusivo è il Provocateur, Ninth Avenue 18, di sicuro lo è per i prezzi applicati, il locale è diviso in sezioni, ciascuna con temi floreali e colori diversi, in totale sono 3000 i metri quadrati a disposizione degli avventori. Il personale, quasi interamente formato da bellissime ragazze, per farsi largo tra la folla e per poter passare agevolmente con le consumazioni, utilizza un piccolo fuoco artificiale tenuto in mano acceso rivolto verso l’alto o inserito nel cestello del ghiaccio dello champagne. Nonostante la selezione sia molto accanita e i prezzi assai elevati il Provocateur è sempre pieno e molti clienti rimasti ad attendere di poter entrare in fila all’ingresso tutta la sera, spesso tornano a casa senza avere avuto la possibilità di accedere all’interno del famoso locale, questo accade tutte le sere. Essendo un quartiere molto di moda i locali presenti nel quartiere sono molti e se ne inaugurano in continuazione; in questa guida abbiamo inserito solo i più famosi, trendy e glamour.
L’alta moda al Meatpacking District
All’interno del Meatpacking District negli ultimi anni gli stilisti più trendy hanno aperto un loro atelier e Stella McCartney, 429 14th Street, è una di questi. Lo stile di Stella è inconfondibile, vuole una donna sicura di se, sexy ed elegante allo stesso tempo. La stilista londinese nel 2012 ha curato le divise della nazionale inglese alle olimpiadi svoltesi a Londra. Le collezioni spaziano tra capi d’abbigliamento, lingerie, essenze profumate, occhiali; cura anche una linea di moda per bambini.
Al 449 della 14th Street, Jeffrey ha il suo bellissimo negozio alla moda; è impossibile non riconoscerlo con quell’ingresso bianco che risalta sulla facciata del palazzo di mattoni a faccia vista, stile caratteristico del Meatpacking District; il negozio è favoloso, all’interno c’è anche un pozzo in marmo con una piccola fontana. Divani, spazi per le prove dei capi d’abbigliamento, scarpe e luci particolari con vetrine d’esposizione sono presenti all’interno del negozio; una visita, se la merita davvero.
Alexander McQueen, al 419 sempre della quattordicesima strada, è forse la casa di moda che abbina capi d’abbigliamento ad accessori nel modo migliore, ma le scarpe sono fantastiche, in un certo senso estreme e, da questo punto di vista fanno tendenza anticipando i tempi. Il negozio è grande, luminoso e, a causa della prematura morte dello stilista, davanti alle vetrine i fiori non sono mancati per molti giorni, tanto è l’affetto che i clienti provavano per il grande Alexander, un vero artista. L’alta moda di McQueen è veramente affascinante e il negozio sulla quattordicesima strada ha al suo interno abiti unici, in alcuni casi, memorabili.
Yigal Azruel, non si trova più nella quattordicesima strada al civico 408, si è spostato in un locale più grande al numero 1011 di Madison Avenue, egli vede l’abito della donna come un sovrapporsi di pannelli, con eleganza e charm. Lo stilista israeliano presenta un atelier non carissimo, non è un negozio low cost naturalmente, ma i prezzi sono un po’ più alla portata di tutti e una visitina, gli va fatta.
Carlos Miele, ha preso il posto di Azruel, al numero 408 della quattordicesima strada allestendo un negozio luminoso, trendy, elegante. Lo stilista brasiliano propone abiti da ballerina di flamenco, stile e conoscenze pregresse che si ritrovano nelle creazioni di Miele. Colori sgargianti anche talvolta carnevaleschi fanno di Carlos uno stilista allegro, divertente e divertito.
Anche Krizia ha trasferito il suo quartier generale nel centro del Meatpacking District da Madison Avenue, appena si è accorta che il quartiere non più macelleria segnava le nuove tendenze di New York; il negozio di Mariuccia Mandelli, più conosciuta come Krizia, è situato ai piedi della High Line, al civico 446 della quattordicesima strada. Sinceramente con la presenza di tutti questi stilisti e negozi alla moda la quattordicesima strada del Meatpacking District sembra un po’ un’altra Rodeo Drive, comunque il fatto che faccia tendenza come e forse più della famosa strada di Beverly Hills è una certezza.
Nella guida abbiamo inserito i negozi più trendy ma naturalmente, essendo Meatpacking District in piena evoluzione e un quartiere molto ricercato i negozi d’abbigliamento e la presenza di stilisti è molto ampia e in via di ulteriore sviluppo.
Le gallerie e le case d’aste nel Meatpacking District
Per gli appassionati d’arte moderna nel quartiere ex macelleria possiamo andare da Wooster Projects, la casa d’aste e galleria più famosa della zona; la collezione di dipinti inediti è enorme, ogni 2-3 mesi la mostra si rinnova cambiando le esposizioni delle opere. Specializzata in Pop Art, Wooster Projects possiede la collezione più grande di Andy Warhol; le tele dell’eccentrico artista sono sempre in mostra accanto ad altri artisti meno famosi ma pur sempre interessanti e quotati.
Nel 2015 aprirà il Whitney Museum of Amercan Art progettato da Renzo Piano, in Gansevoort Street e tutte le aste in programma a New York prevedono opere che attraverso la loro vendita, contribuiranno alla raccolta di finanziamenti per permettere il termine dei lavori dell’importante museo, che probabilmente diverrà il museo d’arte moderna più importante del mondo. Nel maggio 2013 Sotheby’s ha venduto 25 opere destinate al museo realizzando circa 8 milioni di dollari interamente donati alla causa.
L’High Line
Il Meatpacking District possiede anche il primo parco pubblico sopraelevato di New York e di tutti gli Stati Uniti, si tratta di una linea ferroviaria sopraelevata utilizzata in passato per gli spostamenti di persone e soprattutto delle carni verso gli altri poli alimentari della città, oggi la linea ferroviaria non è più attiva e a fianco delle rotaie corre una piacevole passeggiata con piante, fiori e panchine. La High Line è aperta tutti i giorni d’estate dalle 7 alle 23 e in inverno dalle 7 fino alle 20; alcune associazioni ricreative, autorizzate dal comune, propongono attività culturali e divertenti per bambini all’interno del parco sopraelevato.
L’architettura
Il Gansevoort Hotel, situato nel cuore del Meatpacking District, rappresenta un’opera architettonica importante per il distretto delle carni e concede viste panoramiche mozzafiato a 360° su New York e tramonti romantici e indimenticabili sul fiume Hudson. Il Gansevoort Meatpacking è il primo hotel di lusso, un resort dai servizi completi nel vivace e storico Meatpacking District di Manhattan.
L’albergo offre un rifugio molto chic nella metropoli urbana che circonda la proprietà, dispone di 186 camere spaziose e 23 eleganti suite, molte delle quali con angoli salotto costituiti da grandi vetrate che consentono una vista totale e impressionante dell’intera Manhattan. La struttura si trova a pochi passi dalle gallerie d’arte di Chelsea, dagli incantevoli ristoranti del West Village e vicino alla sopraelevata High Line Park, già precedentemente illustrata. Naturalmente l’hotel dispone di un centro benessere per mente e corpo di ottimo livello, dove coccole e relax supereranno le nostre aspettative. Sauna o vasca idromassaggio, sono l’ideale dopo aver camminato tutto il giorno per il District.
Dopo un’intera giornata trascorsa a rimettersi in forma all’interno della spa dell’hotel, potremo sistemarci i capelli presso uno dei migliori parrucchieri di New York presso la Prieto Select Hair Studio, all’interno dell’hotel. Sin dalla sua apertura nel 2004, i proprietari del Gansevoort Meatpacking Hotel hanno proceduto con una serie di lavori di ristrutturazione per ammodernare completamente l’intera struttura. Entrando ci si trova immersi in una hall elegante e raffinata con un tavolo da biliardo e bar. Tutte le camere sono dotate di moquette, tendaggi, testiere trapuntate con vari effetti di colore, divani in stile e di TV LCD. Tra tutti i servizi di lusso abbiamo una piscina di 45 metri riscaldata sul tetto con luci subacquee, bar con terrazze panoramiche, barbecue all’aperto e circa 2000 metri quadrati di spazio eventi con la possibilità di ammirare tramonti sul fiume Hudson tra un tuffo e l’altro, sorseggiando una bibita fresca.
Gli edifici del distretto comunque hanno la caratteristica architettonica del laboratorio lungo e piatto con le facciate a mattoni a faccia vista; così costruirono i magazzini e le macellerie all’inizio del ventesimo secolo e molti edifici hanno mantenuto inalterato nel tempo l’originale aspetto; alcuni edifici sono stati abbattuti o ristrutturati lasciando il posto a strutture più moderne e a materiali come l’acciaio, il marmo, il granito e il vetro.
Il quartiere comunque è in piena evoluzione e trasformazione; probabilmente tra qualche anno le strutture moderne saranno di più anche se nei progetti del comune statunitense c’è la tendenza a mantenere intatti gli edifici storici. Sono molte, tuttavia, le richieste di nuovi abbattimenti o profonde ristrutturazioni dell’esistente per far spazio a edifici nuovi per ristoranti, bar, discoteche, da parte di imprenditori che si sono accorti del posto così attraente e trendy per il pubblico, anche quello più esigente e con disponibilità economiche importanti.
Il Chealsea Market
Andare a New York senza visitare il Chealsea Market sarebbe un grave errore, situato nell’omonimo quartiere di Chealsea proprio accanto al Meatpacking District, il mercato è una istituzione in città. Ricavato dalla vecchia fabbrica di biscotti Oreo, è un open space culinario enorme sulla nona Avenue tra la quindicesima e la sedicesima strada. L’estetica qui riveste una parte importante: la pulizia, l’ordine, il fashion è tale che non sembra di essere all’interno di un mercato, ma in un negozio enorme alla moda, dove si vendono prodotti alimentari.
All’interno del corridoio principale che attraverso tutto il mercato, spesso si incontrano musicisti e artisti che, attraverso la loro applicazione, allietano il pranzo o lo shopping, perché è impossibile entrare all’interno del Chealsea Market e non comprare niente, l’attrattiva è forte e resistere non si può. Possiamo scegliere anche di comprare pesce freschissimo e farlo cucinare all’istante oppure consumare dell’ottimo sushi. Tutti i prodotti ittici sono sistemati in modo ordinato e particolare sui banchi, proprio da fotografia. Sono ben evidenti i prezzi e la provenienza dei prodotti per ogni specie. Non c’è solo il pesce naturalmente, ci sono formaggi, famosi e non, di cui alcuni introvabili, tutti i tipi di pane, cupcakes, caffè vari, prodotti italiani, vini pregiati di alta qualità, prodotti etnici. I prezzi sono giusti, non proprio bassi, tipo il nostro mercato rionale, ma neanche esagerati e qualcosa si può certamente acquistare.
Questo guida ad una delle zone più interessanti zone di New York è a cura del collettivo di content writers di momondo, sito per la ricerca di voli low cost. Per maggiori informazioni sulle vacanze e i voli per la grande mela, visita momondo.it.
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