Siamo in Liguria, tra mare cristallino, paesaggi mozzafiato, storia e cultura. Sono queste le Cinque Terre, cinque pittoreschi borghi costieri incastonati tra la montagna e il mare, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 1997 e meta ambita di turisti provenienti da tutto il mondo. Ma cosa fare in un weekend in questo angolo di paradiso?
Il mare è solo una delle attrazioni delle Cinque Terre. La bellezza dei borghi medievali, gli scorci panoramici, la natura incontaminata e la cucina ligure sono solo alcune delle esperienze che aspettano chiunque si avventuri in questo luogo magico. Ecco perché, per coloro che vogliono scoprire le Cinque Terre in un weekend, abbiamo raccolto le migliori cose da fare e vedere. La tua avventura nelle Cinque Terre sta per iniziare!
Cosa vedere alle Cinque Terre: da Riomaggiore a Manarola
Riomaggiore e Manarola sono due incantevoli borghi delle Cinque Terre che non hanno bisogno di presentazioni. La loro bellezza unica e il loro fascino atemporale li hanno resi meta di migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo.
Riomaggiore, il primo borgo delle Cinque Terre, risale al Duecento e si sviluppa verticalmente tra due colline terrazzate, con vicoli e scalinate che separano le tipiche case-torri dalla forma alta e stretta. La chiesa di San Giovanni Battista, eretta nel 1340, è uno dei monumenti più importanti di Riomaggiore e presenta tre navate con pilastri in stili differenti e due porte gotiche. L’Oratorio di Santa Maria Assunta, invece, risale al XVI secolo e ospita un trittico quattrocentesco e una statua lignea del Trecento raffigurante la Madonna. Il Castello, che domina il centro storico di Riomaggiore, rappresenta un’altra meta da non perdere per gli amanti della storia e dell’arte.
Manarola, invece, è una frazione di Riomaggiore situata su uno scosceso promontorio di pietra scura, con un piccolo porto racchiuso tra due speroni rocciosi. Come Riomaggiore, anche Manarola si sviluppa in verticale e presenta case-torri che sembrano emergere dalla roccia a picco sul mare. La chiesa di San Lorenzo, risalente al 1338, è uno dei monumenti più importanti di Manarola e presenta tre navate con un interno barocco illuminato da un grande rosone in marmo bianco che si apre sulla facciata. Il Campanile Bianco del XIV secolo, a pianta quadrata, è insolitamente staccato dalla chiesa e viene spesso utilizzato come antica torre di avvistamento e difesa. L’Oratorio dei Disciplinati, risalente al ‘400, e l’antico Ospedale di San Rocco completano l’offerta culturale di Manarola.
Entrambi i borghi sono collegati dal famoso Sentiero Azzurro, un percorso di 12 chilometri che offre panorami mozzafiato sul mare e sulle colline circostanti. Il tratto di sentiero che collega Riomaggiore e Manarola è molto conosciuto per la sua atmosfera romantica e per la vista spettacolare sul mare. Questo sentiero, chiamato la Via dell’Amore, è attualmente chiuso a causa dei danni causati da frane e intemperie degli ultimi anni, ma ci sono progetti in corso per ripararlo e rimetterlo in sicurezza. Nel frattempo, esiste un sentiero alternativo che parte da Riomaggiore e sale verso il Santuario Madonna di Montenero, da cui si può godere di una vista panoramica sulla costa. Il sentiero prosegue poi verso il grazioso paese di Volastra, lungo una strada pianeggiante e piacevole.
Cosa vedere alle Cinque Terre: da Corniglia a Vernazza, fino a Monterosso al Mare
Corniglia si differenzia dagli altri borghi delle Cinque Terre per la sua posizione: si trova in cima ad un promontorio a circa 90 metri s.l.m., per questo è l’unico borgo a non avere un porticciolo. Il paese è raggiungibile attraverso una lunga scalinata di mattoni di 33 rampe e 377 gradini chiamata Lardarina o in alternativa si può prendere un bus. Antica residenza della nobile famiglia genovese dei Fieschi, il borgo di Corniglia ha case più basse, simili a quelle dell’entroterra a testimonianza della vocazione più agricola che marittima.
Vernazza, invece, è il borgo più suggestivo delle Cinque Terre, grazie alla sua posizione unica: l’unico porto naturale delle Cinque Terre creato da uno sperone roccioso che si allunga nel mare e su cui sorge il borgo. Le caratteristiche architettoniche di questo paese sono uniche nel loro genere: le tipiche case-torre, colorate e sviluppate in verticale, sono dotate di forme aggraziate e arricchite da decori e porticati. Il borgo è dominato dai resti del castrum, una serie di fortificazioni medievali che includono il Castello Doria e una torre cilindrica risalente all’XI secolo. Il borgo è attraversato da una sola strada centrale dalla quale si dipartono ripide scalinate, chiamate “arpaie”, che corrono perpendicolarmente attraverso il paese.
L’itinerario può concludersi a Monterosso al Mare, un grande borgo diviso in due parti dalla collina di San Cristoforo. Il centro storico, dove sorgono alcune rovine del castello del XIII secolo e altre fortificazioni, risale probabilmente all‘epoca medievale. Da visitare sono la chiesa di San Giovanni Battista, in stile gotico-genovese, e, sul colle dei Cappuccini, il castello dei Fieschi e il monastero con la chiesa di San Francesco, arricchita da tele di importanti artisti.
Qui si trova Villa Montale, che ospitò il premio Nobel per la Letteratura, e che ispirò molti dei suoi celebri versi. Oggi la sua residenza è il centro del parco letterario a lui dedicato e diversi sentieri, tra terra e mare, conducono tra i luoghi di Monterosso a lui più cari.
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